Titolo altisonante per un messaggio importante: fa anche rima. Ma il vero titolo di questo servizio è: Il pericoloso aspetto delle energie di rimbalzo.
Ciò che voglio sottolineare in questo servizio è, ancora una volta, il concetto che chi di forza ferisce, di forza perisce; quando ci opponiamo a qualcosa stiamo rafforzando quella cosa.
In Giobbe 3:25 è citata una frase di quelle che dovrebbero essere definite storiche: Mi è accaduto ciò che più temevo. Le peculiarità di questa frase sono tante e riguardano tutte il modo in cui funziona la mente.
Il pensiero positivo ha preso molto piede, ma il più delle volte ha creato eserciti di persone deluse ed emotivamente distrutte poiché, nonostante centinaia e migliaia di ore impiegate a fare inutili esercizi e migliaia di euro spesi per frequentare corsi di pensiero positivo, nulla è cambiato nelle loro vite.
Una sbavatura di pensiero positivo ricopre una massa di pensiero negativo; il pensiero positivo non è un vero pensare positivo, ma solo camuffare un pensare e un sentirsi negativi. Il dramma è che questi psyco-istruttori vi stanno ingannando cercando di standardizzare con Corsi e Manuali il vero pensiero positivo che è nel profondo di ciascuno e che è lo Sconosciuto.
Vi stanno dicendo che dovete migliorare e che dovete perfezionarvi e bla bla bla e bla bla bla; ma se siamo già Dei, può il Perfetto aumentare la sua perfezione o l'Eterno prolungare la sua eternità?
Pensi di essere cattivo? Pensi di dover essere buono? In entrambi casi ti polarizzi; io penso solo che tu sei dio e solo credendo di esserlo già ora ti puoi percepire in quanto tale e ciò è possibile solo se non ci si sente frammentati con il tutto.
L’errore fondamentale consiste nel credere che il pensiero positivo sia basato sul fatto che, dalla propria mente (piena di esperienze umane), l’uomo possa elaborare qualche pensiero che gli possa migliorare la vita e ciò è assolutamente falso: dalla mente può solo provenire ulteriore errore. Infatti i veri pensieri positivi sono quelli che il Sé ci indica e che davvero ci fanno migliorare la vita ed avanzare nel riconoscimento di noi stessi.
Da questa enorme malcomprensione deriva il fatto che le persone giungono, come scimuniti, ad andare in giro con un sorriso idiota perché “pensando positivo” anche quando qualcuno gli sta violentando la figlia o politici stolti stanno distruggendo la nazione.
Certamente è importante non farsi prendere dal panico degli accadimenti negativi in modo da riuscire a fronteggiarli, ma tutt’altra cosa è stare lì ad avere pensieri positivi poiché, in fondo in fondo, ci si sente molto negativi; ma poiché è il sentire - l’emozione che tu provi - il vero motore della creazione, ecco che continuamente si conferma una manifestazione, una realtà, negativa.
Il sentire è ciò che, di seguito all’idea, all’immagine che abbiamo nella nostra mente, produce la creazione. Quindi ci accadrà sempre più quello che più temiamo: poiché ho avuto terrore di una cosa terribile essa viene su di me e ciò di cui ho avuto paura viene a me. Perché accade ciò? Poiché Coscienza ed Energia, determinano la realtà (vedi il relativo servizio QUI).
In realtà il principio è che ogni cosa verso la quale spariamo un’emozione, quella cosa tende a divenire sempre più solida.
Sapete di quei banchetti che raccolgono le firme contro la droga che tutti noi vediamo per strada? Ebbene, sapete come rimangono perplessi quei ragazzi che, al loro invito di una firma contro la droga io dico loro che non sono contro! Questo non significa che io sia a favore: essere contro una cosa significa polarizzarsi e farla accadere. Io semplicemente non considero quella cosa nella mia mente, per cui quella cosa, nel bene o nel male (duale), non accade. Così ho vinto il mondo (Giovanni 16:33), identificando nel mondo la trappola della dualità; per questo gnosticamente si dice “il mio regno non fa parte di questo mondo" (Giovanni 18:36).
Se fossi contrario alla droga, in quello stesso istante altri ragazzi ne farebbero uso.
No alla guerra: una frase molto stupida e mooooolto pericolosa. Perché non fare petizioni, picchetti e dimostrazioni a favore della pace così che non alimentiamo il problema e davvero otteniamo qualcosa di valore?
Quindi anche l'affermazione di Madre Teresa è pericolosa perché è FONDAMENTALMENTE dannoso fare dimostrazioni in quanto ogni cosa verso cui si dimostra determina il rafforzarsi della cosa contraria:
Ebbene, se fate un’analisi della vostra vita e degli accadimenti che potete rilevare dalle soppressive notizie di TV e giornali, vedrete sempre che più si combatte qualcosa, più quella cosa diviene solida. Oscar Wilde diceva: “Parlatene bene, parlatene male, ma purché ne parliate”, ma forse non immaginava la potenza di questa frase.
I grandi della terra sanno che più viene coltivata un’emozione contro di loro da parte di tutte quelle fonti che si definiscono necessarie investigatrici della contro-informazione, fonti prezzolate il più delle volte, più si crea questo effetto rafforzamento grazie agli stupidi che le ascoltano e che si fanno coinvolgere emotivamente.
Coloro che (volutamente) fomentano investigazioni sulla contro-informazione o sulla disinformazione sanno che diverranno più forti poiché sono proprio le emozioni del lettore che renderanno il nemico sempre più solido: la sua rabbia, il suo odio, il suo rancore; questa è energia pura vostra con cui Loro sopravvivono!!! È un modo molto sottile, ma anche molto scontato per chi conosce il gioco, per fare marketing molto malvagio. Puoi leggere qui come funzionano queste strategie: Perché la gente crede quasi a tutto.
Ora entriamo nel merito del servizio in relazione agli animali; io amo gli animali, ho sempre posseduto animali. Attualmente vivo con un cane e quattro gatti con i quali ho un rapporto molto empatico. Molti di voi probabilmente ricorderanno la notizia che da settembre 2003 iniziò ad assumere i contorni di un dramma che si stava consumando allo Zoo di Napoli, mese in cui venne dichiarato fallito; ecco una testimonianza di allora:
Il camion della morte due giorni fa ne ha scaricati quattro, all'Istituto zooprofilattico di Portici: due mufloni, altrettante antilopi. Dal parco dello Zoo di Fuorigrotta quel furgone non esce mai vuoto: nelle ultime settimane ha caricato anche carcasse di gazzelle e capre. Poi è toccato all'aquila della steppa e all'ocelot, al pappagallo conuro dorato e al boa conscrictor.
E ancora: chi ricorda il leone semicieco, angustiato in una gabbia lurida di 3 metri quadri e il giaguaro con la cataratta cronica bilaterale e le zampe deformate dal cemento? Su quel camion sono finiti anche loro, deceduti non certo di vecchiaia come l'ippopotamo. Vittime, piuttosto, di una oscura indifferenza, sacrificate al silenzio che suona a morte di quel che resta del giardino zoologico di Napoli. Che conta i superstiti: 688 esemplari secondo l'ultimo censimento della Guardia Forestale; erano circa 900 (escludendo i 300 pesci) nel gennaio 2003.
Di oltre 200 animali dunque non è ben chiara la sorte. In base ai controlli della Forestale, inoltre, 5 tartarughe sono state rubate. I cani? Le loro gabbie sono vuote, tutti trasferiti. Ma di quattro, di cui si era persa memoria, oggi si sa che sono morti. Ugo Mereu, numero uno del Cites Corpo Forestale dello Stato sulle cause di tanti decessi, troppi in così poco tempo, vuole vederci chiaro ed ha annunciato un'indagine. Non solo. Nei prossimi giorni il Corpo dello Stato avvierà il trasferimento di parte delle bestie, a partire da volatili e procioni, in Toscana: nell'area WWF di Sempriciano (vicino Grosseto) e nel Centro di recupero di Pistoia. Sulle morti a ritmo quasi quotidiano degli animali, i veterinari dell'ASL Napoli 1, incaricati della tutela sanitaria da quando lo zoo è andato fallito, appaiono sconcertati e sembrano cadere dalle nuvole.
Anch'essi vogliono vederci chiaro ed hanno fatto richiesta per effettuare l'esame autoptico su due mufloni e due antilopi per accertare le cause del decesso. Posta sotto il controllo della curatela fallimentare, l'area dello zoo ha da qualche tempo assunto una dimensione irreale, quasi spettrale. Fuori i cancelli neanche il suono di un belato o un timido ruggito. Nessun controllo o presidio protegge il parco. Che un atteso bando dovrà mettere a gara. «da ottobre che si parla del bando e del trasferimento degli animali - avverte la Lav - ma dopo tanti mesi non si è mosso nulla».
(fonte: La Repubblica)
Qualche mese dopo queste notizie, nel 2004, su un quotidiano di Napoli venne stampata la notizia che, oltre a molti singoli privati, un gruppo di persone che aveva voluto rimanere nell’anonimato, aveva dato un aiuto enorme allo Zoo di Napoli provvedendo ad enormi quantità di cibo e di farmaci per mezzo dei quali molti animali furono salvati e trasferiti.
Ebbene, è importante ora rivelare che il sottoscritto e tutti gli Studenti di Progetto per l’Immortalità della Classe che allora era in essere, provvedettero a far recapitare allo Zoo di Napoli diverse migliaia di euro in cibo e farmaci pagati di tasca propria e con una raccolta fondi eseguita sul filo del rasoio visto che gli animali morivano in continuazione (leggi il secondo servizio de La Repubblica).
Ci fu un impegno enorme da parte di tutti noi e di persone esterne alla Scuola e al Gruppo I AM che ci misero a disposizione camion con i quali ci recavamo alle 6 del mattino al mercato ortofrutticolo dell’ingrosso di Via Aulisio e, grazie al suo Presidente, ricevemmo la collaborazione di tutti i grossisti lì presenti che, senza pensarci due volte, ci regalarono migliaia di chili di prodotti per gli animali, con quell'atteggiamento generoso tipico dei napoletani.
Poi passammo all'acquisto di quintali di carne e di pesce e di migliaia di euro di farmaci. Tutti i prodotti alimentari e i farmaci necessari furono concordati con il responsabile veterinario dell’ASL Napoli 1 con cui ero costantemente in contatto, anche per le cipolle da dare alle giraffe, il pesce per gli orsi e la carne per i leoni e le tigri.
Noi non siamo a favore di zoo o circhi che sfruttano animali e quella situazione specifica non ci piaceva, ma in quel dramma era necessario fare qualcosa e tutte le azioni che abbiamo fatto non includevano mai rabbia nei confronti di ciò che era avvenuto e di coloro che avevano fatto fallire lo Zoo (come avete letto nel secondo servizio de La Repubblica, lo stesso Comune di Napoli, che sosteneva economicamente lo Zoo con migliaia di euro l’anno, per mezzo della sua stessa azienda idrica, l'ARIN, aveva avviato la procedura di fallimento per non aver ricevuto il pagamento della bolletta dell’acqua). Con quanto ho raccontato credo che non ci sia alcun dubbio sui sentimenti che nutrono nei confronti degli animali coloro che fanno parte della Scuola e del Gruppo I AM e me stesso.
Quindi, il nostro desiderio è che una buona parte di vegetariani, vegani e animalisti che nutrono sentimenti ostili verso coloro che maltrattano gli animali, siano fermati per mezzo di una cultura che tenda a non farli risultare reali alle persone in modo che isolati scompaiano e si tolgano dai piedi per sempre; amen (cioé così sia)!!! Ci auguriamo che scompaiano per sempre, proprio per il bene degli animali; chiaramente stiamo parlando del loro ruolo e non della loro persona.
È giunto il momento di comprendere che la cultura dell'odio che l'uomo mette nei confronti di quegli uomini che maltrattano gli animali (o per qualsiasi altro motivo) spesso spacciata da comportamento nobile nei confronti degli animali, fa parte di un programma che è stato inserito nella testa dell’essere umano che lo distrae dai suoi veri compiti terreni; questo lo puoi leggere nel libro LIFE: i Segreti della Ghiandola Pineale.
Ora facciamo una domanda importante per entrare nel vivo del discorso: avete mai sentito le urla di dolore di un cavolo quando viene colto e poi tagliato a pezzi? Avete idea della sofferenza che prova quando viene messo in padella, nell’olio bollente, per essere cotto? Ragazzi, non avete idea di come cavolo grida un cavolo che viene tagliato!!!
Se le persone avessero percezioni sviluppate si renderebbero conto, che, in definitiva, quasi non c’è molta differenza tra le grida di dolore di un cavolo o di una mela da quelle di un animale quando viene macellato.
Bella questa, vero? Ora cerchiamo di essere seri: allora cos’è il vegetarianesimo? Perché esiste? Innazitutto una precisazione per i poco addetti ai lavori: il vegano, a differenza del vegetariano, non si nutre o usa anche prodotti provenienti dall'attività animale, quali il miele, il latte e i latticini, le uova o gli abiti in lana, fino ai prodotti quali il corallo per i gioielli.
Andiamo più in profondità alla cosa e vediamo che qui casca l'asino: il vegetarianesimo e il veganesimo sono nati come stili di vita per l'evoluzione spirituale; ciò significa che vi è stata una scelta auto-determinata da parte dell'individuo. Cosa diversa, e da lì il passo è stato breve, che coloro che sono stati soggetti ad un trauma o ad uno shock in cui erano coinvolti animali (anche dopo aver visto o letto un servizio giornalistico), sono divenuti vegani come risposta rabbiosa ad una cosa che faceva loro troppo male; in questo caso non ci si è avvicinati al veganesimo per scelta autodeterminata, bensì per contraccolpo emozionale.
La vita animale fa parte del tutto ed è nostro dovere preservarla il più possibile e questa posizione dovrebbe essere da noi formalizzata a seguito di un esame di coscienza dal quale ci rendiamo conto che l'armonia del tutto dipende anche da noi. A questo punto si può scegliere "liberamente" di essere animalisti in quanto qualcuno che aiuta e ci tiene agli animali. È abbastanza logico che essendo animalisti in genere si è anche fondamentalmente vegani (visto che questo stile riguarda l'espansione spirituale e che con gli animali non ha proprio nulla a che vedere); ma il caso estremo, seppur paradossale, è che si potrebbe essere animalisti pur continuando a nutrirsi di carne e a usare abiti ed accessori provenienti dalla lavorazione di pelli animali. Ma i crimini verso gli animali sono una cosa ben più vasta diquanto si possa vedere a prima vista...
Tutti i maestri spirituali e grandi uomini sono stati vegetariani.
La lista dei grandi maestri spirituali e di altri uomini famosi che hanno praticato il vegetarianesimo non ha fine; se si volesse citarli tutti, questo capitolo probabilmente non sarebbe sufficiente: Virgilio, Orazio, Platone, Ovidio, Petrarca, Pitagora, Socrate, Gandhi, Shakespeare, Voltaire, Isaac Newton, Leonardo da Vinci, Charles Darwin, Benjamin Franklin, Emerson, Albert Einstein, Leone Tolstoy e molti altri, ma anche Hitler e altri come lui lo furono. Comunque, in genere il concetto di vegetarianesimo subentra in quello dello stile di vita e dell’espansione spirituale, ma chiaramente non è sempre così.
Si deve comprendere una cosa: i regni inferiori devono servire quelli superiori e, sulla scala della consapevolezza, l’essere consapevole che è l’uomo detiene il posto più alto. In questo momento non sono interessato a sterili battute sull’uomo: esso è comunque ciò che incarna le maggiori potenzialità della divinità nell’universo fisico!!!
Chi ha letto il servizio esplicativo sulle forme-pensiero (Anatomia del perdono) deve ora sapere questo: le forme-pensiero degli animali sono quelle che maggiormente rimangono bloccate nel campo eterico dell’uomo e questo è il motivo fondamentale per il quale si deve evitare di mangiare carne o ricoprirsi di abiti di pelle animale (non mi riferisco alla lana).
Andare a fare la spesa di prodotti animali, specie quelli macellati, è come portarsi a casa le forme-pensiero nella busta della spesa. Mangiare carne influisce sulla mente, ma anche mangiare amidi, proteine vegetali, grassi e prodotti caseari in quanto producono scarti metabolici acidi su cui si ancorano le forme-pensiero: non c’è molta differenza tra il beccarsi le forme-pensiero di un animale di cui ci si nutre oppure quello di pompare quelle già nostre.
L’alimentazione va tenuta quindi sott’occhio per tre motivi: innanzitutto per un fatto di acidificazione del sangue, poi per un fatto di dipendenza data dal gusto, dalle "voglie" e come terzo motivo c’è il fatto che, essendo gli animali dotati di un’anima di gruppo, sul corpo dell’animale sottoposto a macello si riversa la condizione di paura di questo “IO” collettivo impregnando ogni cellula della carne del malcapitato animale; l’uomo che si nutre di queste forze per mezzo della carne, se non ha la potenza di contrastarle, ne diviene effetto. Ma quando il livello dell’individuo diviene alto, mangiare carne non influirà più sulla sua mente, ma certamente non sentirà neanche più di doversene nutrire poiché non gli serve.
Del nutrirsi di animali, c'è un tipo di carne che è particolarmente vietata dalle dottrine islamiche ed ebraiche: quella di maiale. Ma se ci sforziamo un po’ con quei quattro neuroni che ci troviamo nella testa, sappiamo che le uniche valvole cardiache naturali che possono essere impiantate nel cuore umano, sono quelle di maiale, per l’estrema compatibilità. Questo è il punto: il maiale è l’animale che più biologicamente assomiglia all’uomo e questo significa che le sue forme-pensiero sono molto appiccicose per il nostro corpo-eterico, per cui i prodotti a base di maiale e cinghiale devono essere evitati per la salute e la stabilità di chiunque si trovi su un percorso di realizzazione del Sé.
Ritornando alle valvole cardiache di maiale da impiantare nell’uomo, tocchiamo un aspetto molto importante del fatto che i regni inferiori devono servire a quelli superiori.
L’utilizzo di frutta e verdura (vegetarianesimo) è un passaggio obbligato per colui che è sulla strada della realizzazione del Sé visto che le forme-pensiero dei prodotti del mondo vegetale ci fanno un baffo al nostro campo eterico.
C’è però un aspetto molto importante: poiché le forme-pensiero si dispongono nel corpo eterico solo se nell’organismo fisico ci sono elementi estranei a cui possono ancorarsi, qui il concetto sembrerebbe abbastanza facile: se mi detossifico da vecchi farmaci, tossine, muco, pus, vermi, batteri e virus patogeni, metalli tossici e tutto quanto è davvero estraneo e contrario alla sopravvivenza e alla vitalità del mio corpo fisico, anche tutte le forme-pensiero vanno via e guarisco. Questo è vero, ma si deve considerare un aspetto: un individuo potrebbe essere così carente di sostanze nutritive che, nonostante la continua pulizia (detossificazione), l’organismo non riesce a riprendersi a livello di assetto metabolico, cioè non riesce a recuperare energia.
Il problema è che se vogliamo creare la realtà fisica, abbiamo bisogno di creare emozioni nella nostra mente, ma se non abbiamo energia non possiamo creare emozioni e quindi non possiamo cambiare la realtà.
Il problema è che l’energia biologica dipende dal metabolismo del ferro e se i livelli di una serie di parametri che lo riguardano non è a posto (sideremia, ferritina, transferrinemia, vitamina B12, emocromo ecc. ecc.), non sarà possibile creare la realtà.
L’aspetto drammatico è che se i vari livelli di ferro e la Vitamina B12 sono al di sotto di un certo valore, che nel prossimo libro IO SONO Immortale definiamo livello di non ritorno, allora sarà impossibile riprendersi e per questo motivo suggeriamo addirittura di fare limitato uso di carne.
Non dimentichiamo che il termine ferro proviene da sideros che è la stessa radice di siderale, di stella, e che dà l’idea dell’universo, dell'immensità e dell’espansione; se il nostro metabolismo di ferro&company non è a posto, non possiamo, usando un termine alchemico, trasformare il nostro stato ferrico in aurico, cioè non possiamo trasmutare il ferro volgare nel nobile oro.
L’ho osservato molte volte: se l’organismo è al di sotto di determinati livelli di ferro, hai voglia di pulirlo e di disintossicarlo con tutti i prodotti e i metodi che vuoi, ma se non mangi carne non c’è niente da fare, senza forze, non puoi vivere energie nel tuo corpo e quindi non puoi simulare emozioni nel tuo creare-mentale, per cui non potrai cambiare la realtà. Non venitemi a raccontare che "sono vegetariano e i miei livelli di ferro sono un po' al di sopra di quelli minimi": quella non è salute, è sopravvivenza minima.
Questo significa che se è necessario mangiare carne è etico farlo, ma se i tuoi livelli di ferro sono a posto, non è etico nutrirsi di prodotti della macellazione. Negli universi non esistono gli assoluti, per cui per tutto ci deve essere sempre una modalità etica che ne giustifica l’uso particolare.
Passiamo ora ai crimini che vegetariani, vegani e animalisti ogni giorno, 24 ore al giorno, perpetrano nei confronti degli animali. Un essere libero non si identifica con nulla, poiché sa che in un universo duale se ti identifichi con una parte, per continuare a vivere ha bisogno di “combattere” la parte che non la pensa come lui; questa cosa, tra l’altro, violerebbe anche la libertà delle scelte di ognuno per necessità di imposizione.
Lo so che quando eri piccolo può essere enormemente traumatico trovarsi nel piatto il coniglietto con cui hai giocato e ora provi rancore, ma un essere libero semplicemente è impegnato a FARE per migliorare la qualità della vita del posto in cui si trova e non perde tempo a combattere contro chi, ad esempio, mangia carne, perché sa che se si ostina a combattere una parte, il suo nemico diviene più solido e quindi mangerà più carne. Egli sa che chi di forza ferisce di forza perisce e sa che ciò che più teme gli accadrà: quando ci opponiamo a qualcosa stiamo rafforzando quella cosa.
Ricordate dell'effetto entanglement di cui abbiamo parlato nel servizio Il nostro scopo?
Ebbene l'entanglement è il fatto che tutti siamo uniti a tutti e tutto per affinità e questo vale sia per le emozioni negative che per quelle positive. Ora se applichiamo questo concetto all'odio che qualunque individuo polarizzato e identificato in un ruolo (vegetariano, animalista, salvatore dei malati & compagnia bella) che esprimerà verso qualcuno, si rifletterà in un altro individuo, anche a distanze estreme, grazie a livelli di entanglement molto bassi che sono propri dell'inconscio collettivo. E così abbiamo più pedofili, più spacciatori di droga, più delinquenza, più prostituzione, più frodi: per ognuna di queste situazioni c'è sempre qualcuno che gli è contro e che le alimenta etericamente.
L'esempio che segue vale per tutto, ma pensiamo a questo articolo: quando colui che odia pensa di opporsi al mangiare carne degli altri, la sua onda colpisce l'inconscio collettivo il quale riattiva una forma-pensiero di qualcuno che in quel momento è al supermercato e, passando innanzi al banco carni, guarda caso gli viene voglia di carne e, acquistandola, terrà in essere la cultura della carne e della macellazione:
Quindi, una persona intelligente non combatte chi mangia carne e chi usa prodotti animali e, certamente, non prova alcun rancore, poiché sa che se lo facesse, sarebbe direttamente responsabile del fatto che altri animali ne soffriranno.
Per combattere qualcuno si deve avere qualcuno che continuamente si comporta come io non voglio e, poiché è facile abituarsi alle emozioni, per continuare a provarle, devo odiare sempre di più chi mangia carne; ma facendo così colui verso il quale indirizzo le mie maggiori dosi di rancori deve divenire sempre più carnivoro in proporzione al mio aumentato odio e rancore verso di lui.
Siamo troppo deboli emotivamente: la pubblicità funziona poiché siamo immersi in un sonno ipnotico. Anche su chi non acquista i prodotti per ripicca vuol dire che una reazione avversa è comunque stata provocata ed è proprio questa reazione che dopo porterà i suoi frutti poiché questa avversità indurrà etericamente i consumatori che sono già caduti nella trappola dell'acquisto ad acquistare ancora di più: capite!!! Ed è così che perpetriamo i crimini verso gli animali.
Ciò significa che quando questi vegetariani, vegani e animalisti odiano qualcuno e poi lo odiano sempre di più, sappiano che loro sono responsabili del 50% degli inutili omicidi verso gli animali, poiché se costoro non ci fossero, il mondo animale soffrirebbe meno.
Ho conosciuto centinaia di questi oscuri personaggi vegetariani, animalisti e vegani che sono contro coloro che usano prodotti animali.
Figuratevi che ricevo in continuazione inviti e-mail a partecipare a manifestazioni tra cui fare picchetti dinanzi alla televisione di stato contro programmi in cui sono stati presentati ricette a base di carne. E vi dirò di più: mi è anche pervenuta una e-mail in cui si invitava ad una petizione per far passare alle camere una legge in cui si sarebbe dovuto mettere al bando il famoso modo di dire “In bocca al lupo” poiché la risposta “Crepi il lupo” non era rispettosa nei confronti di una specie protetta.
Per l'odio, il rancore e la rabbia che Vegetariani & Company mettono contro altri uomini colpevoli direttamente di commettere atrocità, diventano indirettamente responsabili del 50% delle nefandezze che avvengono quotidianamente nei confronti degli animali.
Ma, porco diavolo (forse anche questa affermazione è vietata?), non è meglio fare una manifestazione non contro questi avvenimenti, bensì a favore del fatto di richiedere uno spazio educativo per gli ideali vegani alla televisione?
È molto difficile non trasmettere le cose con paura e allo stesso tempo mostrare l'urgenza dell'azione.
Ma possibile che questi idioti non si rendono conto che più fanno così più il nemico mangerà carne e più animali verranno uccisi e torturati a causa del loro atteggiamento?
Sapete della questione della mosca che Obama, il presidente degli USA ha ammazzato durante una diretta TV? Guardate questo filmato:
Ebbene, alte si sono alzate le urla allo scandalo: gli animalisti hanno gridato indignati a questo atteggiamento omicida verso la mosca. Non ci credete? Guardate quest’Ansa QUI. Hanno addirittura regalato al presidente uno scacciamosche non mortale (per le mosche).
Ricordo che 25 anni fa ero in India in un luogo definito sacro e anche lì, l’idiota di turno, affisse innanzi a tutte le centinaia di case e capannoni dove si dormiva un cartello in cui esortava ad avere rispetto delle zanzare e a non ucciderle. Devo dire che le zanzare lì assomigliavano più ad elicotteri armati di mitragliatrici che a libellule e ti potevano anche infettare di rare malattie.
Questa gente la metterei in gabbia con dei leoni affamati e dei fucili e poi vorrei vedere se rimarrebbero della stessa opinione...
Ho perso il conto di quanti vegetariani ho incontrato che affermano che l’uomo è cattivo e che più conoscono gli uomini più amano gli animali. Ragazzi, ma siamo impazziti?
A volte lo diciamo per scherzo, ma non possiamo crederlo per davvero. Una ventina di anni fa frequentavo una ragazza animalista i cui genitori erano costretti a mettere il prosciutto sotto al divano quando lei era in casa e mangiarlo appena usciva poiché lei non rispettava il loro volere.
Quando ci opponiamo a qualcosa stiamo rafforzando quella cosa.
Quello che viene proposto qui di seguito è un film-denuncia il cui titolo è EARTHLINGS (terrestri); bene ragazzi, NON VEDETELO. È allucinante a quale livello possa arrivare l’incoscienza dell’uomo, ma vorrei tanto che tutti coloro che amano gli animali e che odiano gli uomini si rendessero conto che ciò che accade in questo filmato è anche responsabilità loro per una buona percentuale.
Io non ho avuto la voglia di vederlo tutto perché è davvero insostenibile, per cui consiglio alle persone che sono veri amanti degli animali di NON fare click su questo video; è davvero terribile e queste cose accadano anche grazie a tutti i vegetariani, i vegani e gli animalisti che si mettono contro coloro che si nutrono di carni macellate e che usano prodotti animali.
C'è un video di seguito che sarebbe bene lo vedessero solo coloro che odiano gli uomini a favore degli animali per far sì che la smettano di collaborare etericamente ai crimini verso quelle altre parti di noi che sono appunto le anime del mondo animale: l'intero film-documentario di oltre un'ora e mezza è disponibile su youtube digitando HEARTHLINGS e questi tipi si renderanno conto a che carneficine partecipano.
Nessun essere
che ama è polarizzato e schierato contro altri,
semplicemente fa ciò che sente per far andare meglio le cose. Io
desidero una cultura a favore degli animali, ma nessuna azione di
forza contro chicchessia: le rivoluzioni e i cambiamenti
devono essere interiori. Quindi, sbarriamo la porta al fatto di essere contro i politici,
Questo intervistato è il poeta e filosofo Marco Guzzi che alla puntata di Agorà del mattino di RAI 3 dell'11 novembre 2019, sottolinea quel che stiamo dicendo:
La verità è che la manipolazione sociale indotta dalla generazione della paura e della divisione ha completamente distaccato le persone dalla loro idea di potere e di realtà; un processo che è andato avanti per secoli se non per millenni: la religione, il patriottismo, la razza, il benessere, la classe e ogni altra forma di identificazione separatista e arbitraria. Tutto questo è servito a creare una popolazione controllata e del tutto malleabile nelle mani di poche persone.
Dividi e conquista: lo abbiamo già visto in Mafia Spirituale 3 – L’Anticristo e sino a quando le persone continueranno a vedersi come separate dal tutto ed appartenenti a qualcosa che si oppone agli uomini cattivi che mangiano o usano gli animali, sarà semplice ridurli ad una totale schiavitù. Chi è dietro le quinte questo lo sa e sa anche che quando le persone stesse capiranno come stanno le cose, poiché si sentiranno davvero unite con il tutto, il sistema da essi costruito crollerà come un castello di carte. E di questo, i draghi del potere, ne hanno una gran paura...
“Il presente universo è un vivente unitario che abbraccia i viventi tutti che sono nel suo interno ed è dotato di un’anima unitaria diffusa su tutte le sue parti, in quanto che ogni cosa è parte di lui… tutta questa unità – un’unità viva, per giunta – è accomunata in quella condizione che si chiama simpatia” diceva Plotino (204-270 d.C.).
No, non mi piace che questi atteggiamenti verso gli animali, questo modo di compiere crimini verso gli animali, siano definiti “spirituali” o “amorevoli”; no, non si può amare dio e gli animali odiando quegli uomini che, per poca coscienza o per necessità, li usano per cibo; no, non mi va proprio. Ma comunque il fatto che non approvi i loro atteggiamenti non significa che sono contro di loro: anzi, credo proprio che il mondo è bello perché è avariato.
Senza la Volontà dinamica (manifestazione del Sé) usata saggiamente, l'amore non esiste, ma viene sostituito da sue "manifestazioni" illusorie quali il buonismo, il farsi carico delle sofferenze altrui, il vegetarianesimo ecc.
Per tutte le ragioni che tu conosci benissimo, i dormienti si dedicano esclusivamente all'esterno (credendo così di essere dei buoni samaritani) piuttosto che affrontare se stessi convinti che quella sia la via per il paradiso.
Ma come faccio ad occuparmi dell'esterno se l'interno è in disordine? A prescindere dal fatto (che difficilmente si vuol capire e sentire) che nessuno ha bisogno di quell'aiuto così come è comunemente inteso, come si fa ad assistere una persona se non si è in perfetta salute? Cosa le trasmetteremo?
Non è facile evitare di essere imbrogliati; tutto viene fatto in maniera sottile e soft da far sembrare tutto normale: tradire la moglie per dare una boccata d’aria al rapporto, usare il telefono dell’ufficio per abitudini personali, farsi ipnotizzare dalla PNL, continuare a dire IO SONO DIO e contemporaneamente fregare il prossimo, andare in giro sorridendo “pensando positivo” anche quando qualcuno ti sta violentando tua figlia o i politici stanno distruggendo la tua nazione. Tutto normale. E lo sarà normale fin quando non capiremo che ciò che accade è solo l’ombra della nostra coscienza e che, se non cambiamo noi, le cose che accadono sono il risultato del nostro modo in cui ci prendiamo la responsabilità della nostra vita e dell’ambiente che ci circonda, nel bene o nel male.
La vera conoscenza richiede un piccolo sforzo e occorre scavare almeno un palmo sotto il normale livello di quello che è "tutti sanno che"; se impariamo a guardare la realtà verificando e sperimentando, possiamo fare qualcosa per cambiarla, se non ci piace, ma, in ogni caso, senza rendere solido il “fratello-nemico”.
Seppur è vero che bisogna ripulirsi, è pur vero che non si riuscirà mai a raggiungere questo obiettivo se si penserà di farlo, poiché la mente determinerà continuamente la realtà dell’essere sporchi affinché possa procedere la pulizia. La vera pulizia la si ottiene abbandonando le emozioni negative, fino alla necessità di abbandonare il pensiero positivo poiché ci si sente negativi; questo significa ESSERE.
Quello delle identificazioni non è il vero mondo, ma solo uno dei suoi lontani confini, dove tutto è confuso e la distanza della periferia fa perdere il vero senso di Sé.
Non può esserci una guerra se abbastanza persone non pensano di farla: questa cosa si chiama responsabilità.
Non parleremmo tanto di non violenza se fossimo pacifici, così come non
abbracceremmo ruoli e posizioni assolute se davvero fossimo dentro ciò
che con tanta foga predichiamo fuori, per cui se vegetariani, vegani o
animalisti che passando di qui leggendo ciò che ho scritto si
ritenessero offesi, possono chiedere di essere cancellati dalla lista invio newsletter inviandoci una mail.
Ma è bene che si sappia che
un rifiuto di ascoltare e di mettersi in discussione così radicale sarebbe una
conferma di una volontà di continuare a
lottare e a rifiutare qualcosa che riguarda fondamentalmente lo spirito
stesso, il proprio, e questa cosa non ha assolutamente nulla a che
vedere con gli animali.
Vuoi sapere se la tua “scelta” vegetariana è sana o meno? Ebbene, se al pensiero di mangiare carne ti senti sereno a poterlo fare, allora la tua scelta è autodeterminata e puoi fare a meno di mangiarla, mentre se la sola idea ti provoca una reazione emozionale, allora sei in una trappola della mente e questa emozione negativa ti crea continuamente altra tossicità pur non mangiandola.
Come ho già scritto da qualche altra parte, io non dico “Viva la carne”, ma non affermo neanche “Abbasso i macellai”. Io non voglio stare con persone polarizzate di nessun tipo, non mi piacciono gli estremismi, mi stancano; quindi, a coloro che vengono a casa mia, farò come fece un cosiddetto Maestro il quale, lanciando pezzi di pollo dal palco, invitava ai vegetariani di nutrirsene per esorcizzare la paura dell’idea di mangiare carne. Sì, a casa mia, chi vuole venirmi a trovare per questioni che riguardano l’ammissione alla Scuola, deve mangiare una bistecca:
Quando ci opponiamo a qualcosa stiamo rafforzando quella cosa; questo vale per tutto. La differenza tra ideale e ideologia consiste nel fatto che l'ideale nasce sempre da una persona, l'ideologia è quell'ideale che diviene cibo per le masse. Allora suggerisco di muoversi e pensare con la propria testa e di non farsi imbrogliare da cose in cui gli altri vogliono coinvolgervi, spesso solo per avere più consenso personale, poiché a quel punto non è più presente auto-determinazione, bensì solo agganci emozionali: questa è schiavitù e la schiavitù ha sempre fatto solo danni, specie quella ideologica.
Ogni giorno 42.000 bambini muoiono di fame e sarebbe bene non sprecare tempo nell'opposizione e nel combattimento, ma darsi da fare per qualcosa di più costruttivo; è proprio vero che chi di forza ferisce, spreca del tempo che potrebbe essere utile per non far perire altri. Parafrasando ancora Madre Teresa, se qualcuno muore di fame, non è perché dio non si è preso cura di loro, ma perché eravamo impegnati a fare danni altrove e a perdere tempo. Questa estate non abbandoniamo per strada cani e gatti; questa estate non proviamo rancore verso chi lo fa.
L'opposizione rafforza chi la riceve; lo scopo di uno spirito è di creare il nuovo, quello di rafforzare il nemico è lo scopo di un pover’uomo e il mio scopo non è certo questo, per cui, non volendo alimentare né contrastare chicchessia, questo argomento non sarà in nessun modo oggetto di discussioni per e-mail, per cui non verranno date risposte o appoggiate polemiche da parte mia o del nostro staff.
Viva la vita, viva la libertà degli altri: la libertà degli altri è addirittura più importante della propria. Ora scusatemi, sono impegnato ad essere felice e non mi va più di parlare di queste carneficine indirette: per noi è importante la salute degli uomini, degli animali e del pianeta tutto. Una rettifica: mentre stavo scrivendo questo servizio, i gatti passano a cinque; ora mi vado a godere quello nuovo.
di Arcangelo Miranda
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