Va' dove ti porta il cuore è una lettera del senno di poi. Potrebbe essere intesa come
una lettera di addio a colei che fu una compagna, scritta a mente
fresca senza rancori, senza emozione. Questa lettera, reale od
inventata che sia, è l’atteggiamento che entrambi i componenti della
coppia dovrebbero adottare l’uno con l’altro, prima, durante e dopo il
rapporto.
Ciao carissima,
stai tranquilla e non emozionarti troppo, va tutto bene.
Lo so che sono due anni che non ci leggiamo più, ma ora fai un profondo respiro e continua a leggere con grande serenità.
Come si va? Sai c’era qualche cosa che non avevo ancora fatto e sapevo che era venuto il momento, per cui eccomi qua.
Beh! Come sai a me non piacciono le cose in sospeso e c’era una cosa che non avevo ancora fatto: non volevo lasciarti prigioniera dell’idea che io ti odiassi o che nutrissi rancore verso di te. Però era mia ferma intenzione volertelo lasciar credere, per cui ho voluto che passasse tutto questo tempo per consentirti di fare le esperienze che hai fatto, altrimenti non avresti potuto renderti conto dell’illusorietà delle cose che stai inseguendo, delle cose che fai e quindi non avresti potuto comprendere l’intimo significato di queste parole come in realtà può esserlo oggi.
Mentre leggerai sentirai che queste parole fluiranno attraverso la tua mente come un fiume d’amore che sfocerà direttamente nell’azzurro mare del tuo cuore. Lasciale andare, anche perché queste sono le uniche parole dove un individuo, come capirai dopo, Non Ha Potere Di Scelta se fermarle o meno: entrano e basta!
Anche non rivelandoti come mi sia possibile, voglio che tu sappia che io di te ho sempre saputo tutto; conosco i tuoi pensieri, il tuo respiro, il tuo amore, le tue idee, ho sempre saputo tutto: di ogni passo, di ogni azione o bravata che hai fatto e non ti ho mai giudicato, perché so che i tuoi comportamenti sono il frutto di una persona che ha perso la sua identità e l’ha data all’immagine, alla società, così che sei divenuta “uno dei tanti” che senza qualcuno che guida si sente morire, che senza un attimo di compagnia, avverte un vuoto dentro, un vuoto che diviene ogni giorno più grande.
Conosco tutte le bugie che mi hai detto, il motivo di tutti i tuoi alti e bassi, il motivo di tutti i tuoi ritardi, cosa facevi e dove andavi quando la sera non ti trovavo a casa per tentare di rendermi geloso e di farmi arrabbiare al fine di sentirti a posto dopo che io sarei passato dalla parte del torto una volta arrabbiato……ed altro ed altro ancora.
Ho sempre saputo tutto e comunque nella mia ultima lettera di due anni fa ti confermai che non ce l’avevo con te ed ancor prima ti scrissi che non ti avrei mai giudicata; cosi era, così è stato e così sarà.
Eppure tu hai sempre creduto il contrario e ti sei sentita inondata di qualche milione di miei giudizi contro di te, ma solo perché sei tu che non riesci a perdonare te stessa. E sono stato anche bravo a fartelo credere. In realtà c’era bisogno che tu ti cuocessi a fuoco lento per arrivare ad oggi. Ad esempio quando ci incontrammo per strada l’anno scorso fu molto semplice farti credere che io ce l’avessi con te solo perché ti snobbai; allora chiediti: la tua vita dipende dagli altri? Sì, poiché il problema è qui: chiunque di te può fare ciò che vuole, poiché hai consegnato il tuo potere e la tua personalità nelle mani degli “altri”. E lo hai fatto anche con me.
Ogni volta che mi dicevi che ero “grande” o “speciale” o cose simili, un brivido percorreva la mia schiena poiché tu ti sentivi piccola ed insicura e questo mi confermava che tra noi non poteva durare. Sì, non è possibile far andar bene una relazione se entrambi non sono forti e sicuri e rispettosi di se stessi. Solo avendo grande rispetto, stima e fiducia di sé si può avere rispetto per il proprio compagno e quindi per la coppia.
Ci sono uomini insicuri che sono felici quando si sentono dire ciò che dicevi a me, quando si mettono su un piano più alto della propria compagna, quando sentono di dominare. Ma dominare cosa e perché? La felicità, come ti scrissi, è “nell’unicità di scopo” e l’unicità di scopo è il risultato di sentirsi l’uno per l’altro sentendosi sé stessi e mai essere l’uno superiore all’altro.
Ricordi che se ti chiamavo PICCOLA ti arrabbiavi?
Eppure di solito è un bel vezzeggiativo, ma tu ti arrabbiavi solo perché ti senti inferiore. Sappi che ti sentirai così e sempre peggio fin quando non capirai che non devi più annullarti per fare ciò che la società con le sue menzogne ti ha fatto credere come “giusto”.
Voglio citarti una canzone di Umberto Tozzi che a San Remo arrivò chiaramente ultima, come dimostrazione che le cose utili nessuno le capisce. Il titolo della canzone è “Un’altra vita”
Quanti anni hai
perché sei qui
quante promesse
ti hanno fatto
per finir così
bussi a una porta per non morire
quando nel buio riesci solo
a piangere vicino a un Dio
forse hai toccato già il fondo
ora rinasci davvero
non sono io che ti parlo
io sono in parte straniero
comincia qui un'altra vita
È primavera e tornerà
tra le tue dita
finché vivrai per i suoi occhi
solo un domani ci sarà
per l'eternità
accanto a te
ci sarò io
non esitare
se vuoi ritornare
caro amico mio
capita a volte davvero
è la magia che ho di te
che accende il fuoco più vero
e brucia tutti i perché
comincia qui non È finita
È primavera e tornerai
nella mia vita
finché vivrò dentro ai tuoi occhi
solo un domani ci sarà
e sarà per l'eternità
la la la la la la la
la la la la la la la
la la la la la la la
comincia qui non è finita
è primavera e tornerai
nella mia vita
finché vivrò dentro ai tuoi occhi
solo un domani ci sarà
e sarà per l'eternità
finché vivrò dentro ai tuoi occhi
solo un domani ci sarà
e sarà per l'eternità
Qualcuno ti ha detto di menzogne inverosimili, tipo la felicità è nei soldi, nel sesso, nella bellezza, nel potere: ma la tua felicità sei tu e non esiste nulla all’infuori di te che possa renderti felice.
Cos’è che ti hanno fatto? Cosa hai permesso di farti mettere nella testa? Credi davvero che se affidi la tua felicità a persone o cose veramente tu puoi essere felice?
In questo momento stai sperimentando un collasso dell’anima, stai collassando su te stessa e quindi è normale che le tue scelte debbano essere sbagliate ed i tuoi punti di vista debbano essere mostruosamente tortuosi.
Sai, si dice che quando si tocca il fondo si deve risalire, tanto più giù di la non si può andare! Allora ti dico, visto che al fondo non ci sei ancora arrivata, invece di arrivare fin laggiù per poi cominciare a risalire, NON TI CONVIENE COMINCIARE DA SUBITO? Ricordi la mia frase: “Noi esseri umani siamo condannati ad essere felici, tanto vale iniziare da subito.”?
Permettimi di farti una domanda: se il prossimo mattino fosse l’ultimo, lo perderesti dormendo?
Bella domanda, eh?
Cosa faresti? Ne vivresti ogni momento!
E se prima l’alba non ti sembrava nulla di eccezionale, ora la vivresti come mai prima. E cos’è che ti fa apprezzare il suo splendore? Sapere che non la vedrai più. Non è forse una ironia che servano malattie e dolore per comprendere che la vita è importante e dovrebbe essere continuamente apprezzata nella gioia? Invece molti stanno condannando i loro mattini.
Quando comincerai allora potrai vedere le cose da un altro punto di vista e ti assicuro che tutte le cose assumeranno una luce diversa perché illuminate dalla tua luce e non vivrai più del riflesso di altri e comincerai a vivere nella realtà della quale al mattino al risveglio non ti sentirai più uno schifo.
Guardati! Sai da quante persone e da quante cose dipende la tua felicità? Infinite.
Perché ti adorni o ti vesti così come fai? È perché rende felice te o perché vuoi attirare l’attenzione degli altri? Sei mai uscita senza vestirti con cura o profumarti perché altrimenti rischiavi di non piacere? Perché usare il profumo quando ci sarebbe il profumo della tua anima che è abbondantemente di maggior valore?
Come è facile perdere di vista la realtà dell’amore per l’illusione dell’immagine. E che sofferenza preparare sempre le stesse valigie per arrivare sempre alle stesse sofferenze esperienza dopo esperienza. Ricordi Marylin Monroe? E la fotomodella Campbell che tentò l’avvelenamento mentre noi ci frequentavamo? Vittime dell’illusione e dell’immagine. Vittoria delle bugie della società dei giorni nostri.
AIUTAMI A RENDERE IN TE VIVA LA VITA: ricordi? (Certo che sì!). Io ti dissi AIUTAMI TU non dissi IO TI RENDERO’ viva la vita e sai perché? Perché nessuno può fare qualche cosa al posto tuo, bensì è possibile che qualcuno ti aiuti ad aprire gli occhi ed a farti capire. Diversamente non funziona, non funziona se non ricerchiamo dentro noi stessi ciò che dell’altro ci ha attirati.
Infatti il dolore che hai provato nell’esserti trovata distante da me, quel senso di vuoto nell’anima, è dovuto alla sensazione che hai perso (di nuovo) quella parte di te che non trovi in te. Ma quella parte non sono io, io ero solo il tuo specchio: le cose che ti piacevano in me dovevi trovarle in te stessa. Non fuori di te.
Non esiste nessun altro metodo per far funzionare una coppia; ed ora ti dirò come realmente stanno le cose.
Ricordi quando dicevi “la nostra è una bella coppia in quanto tra noi il sesso funziona”; e se chiedi a tutte le persone che conosci il perché si ama il proprio compagno, ti risponderanno di cose più varie: simpatia, vivacità, forza, determinazione, coraggio, soldi, appunto sesso, potere e tante e tante altre cose. Ma io ti assicuro che nessuno ti dirà IO AMO LUI (o lei) POICHE’ MI INSEGNA AD AMARE. Sembra strano ma questa “banalità” è l’unica cosa che può portare avanti una relazione (se alla base c’è la volontà di farlo); però devo onestamente dirti che tu sei l’unica persona al mondo che io conosca dalla quale abbia sentito dire MI INSEGNI AD AMARE e lo hai detto a me ed aggiungesti che stavo aiutandoti a staccarti quella corazza che soffocava da sempre i tuoi sentimenti.
Questo è il modo, unico e banale, per far funzionare una relazione.
Qualsiasi altro dei motivi che possono essere dati come risposta non funzionano poiché sono tutti basati sul creare DIPENDENZA.
Per una donna è molto facile intrappolare un uomo per mezzo del proprio fisico e con le proprie forme (specie le tue) ma in cambio della prigione che si dà si riceve in cambio una prigionia dell’anima che aumenta sempre più fin quando l’obiettivo continua ad essere imbrogliare, intrappolare e rendere schiavi.
Ma poi la vita restituisce tutto come dolore e depressione.
Sederi e seni da fuori che creano dipendenza, Mercedes e BMW che creano dipendenza, potere e soldi che creano dipendenza, fascino e carisma che creano dipendenza e la dipendenza non è mai stata libertà ma esattamente il suo opposto, una trappola. E’ per questo che le relazioni non funzionano; c’è dipendenza e dipendenza: tossico-Dipendenza, alcool-D, gioco-D, lavoro-D, simpatia-D, praticamente dipendenza da tutte quelle cose che consentiamo far avere effetto su di noi e da cui ci sentiamo attratti.
Mia cara, il motivo per cui le cose vanno così è perché siamo in piena era dell’immagine. L’immagine è fondamentalmente FARSI VEDERE DAGLI ALTRI PER CREARE DIPENDENZA. Ma tutto ciò fa perdere carattere e fa sentire vuoti di tutto ma pieni di lacrime.
Se iniziamo a delegare il nostro potere di scelta possono poi condizionarci e pilotarci, come delle bestie condotte al macello, all’acquisto dei loro prodotti CHE DANNO IMMAGINE: la prova puoi trovarla nelle pubblicità: immagine, immagine, immagine. Ed il loro scopo è raggiunto; lo dicono le statistiche delle vendite di prodotti e di ….. vendita di psicofarmaci (capisci?).
Ma io sono libero e lo sono poiché l’ho scelto. Io sono immune a questo tipo di atteggiamenti, per questo non sei mai riuscita a far fare a me ciò che (di negativo) riuscivi a far fare agli altri. È questo che di me ti piace, ma che, in quanto tuo riflesso, ti piace di te e ricerchi da sempre, poiché il tuo cuore sa che l’immagine e le forme sono vane e nulle e portano solo infelicità e dolore e non porteranno mai a costruire nulla di buono se non qualche risata o qualche piacere momentaneo.
Per questo io sono speciale e la tua anima lo sa. Poiché io sono IO, non sono gli altri o come gli altri mi vorrebbero. Ed io l’ho scelto, liberamente.
Questa è la cosa più grande che hai riconosciuto in me e che non vedi in te: la libertà di essere sé stessi e la conseguente potenza che ne deriva.
Ti sei mai chiesta se sei totalmente come tua mamma ti vuole? Non è per incolpare tua mamma, ma per farti capire che tu sei una persona libera e che non deve prendere ordini da nessuno e neanche deve darne agli altri, così come io ho sempre fatto con te.
Ciò che mi spiace è che la bellezza che è dentro di te l’ho vista solo io; tu, relativamente a te stessa sei cieca. Ma tramite il riflesso di te in me hai potuto constatare come sei in realtà e cioè un essere meraviglioso e pieno d’amore; ed era per questo che in quei momenti ti si cancellavano anni di desolante squallore vissuto: stavi ritrovando te stessa. Trova me dentro di te e troverai te stessa; forse ora capisci cosa volevo dire quando ti dicevo che IO E TE SIAMO UNO e in qualche frase che ti regalai mi firmai con il tuo nome (ricordi?). Quando avrai trovato me dentro te, avrai scoperto la tua vera natura ed avrai trovato TE ed allora sarai capace di gestire l’amore vero.
Io ti amavo ma tu non potevi accorgertene poiché i buchi emozionali che hai fanno fare acqua ai tuoi sentimenti. Pensaci su questa notte: stai cercando di catturare tutto e tutti per colmare il vuoto che hai dentro. È per questo che le tue relazioni non funzionano. Non troverai MAI ciò che stai cercando per un unico e semplicissimo motivo: "quella cosa" non esiste fuori di te. Stai cercando qualcuno per sentirti completa tramite l’esterno e non qualcuno che ti aiuti a completarti dentro di te: come per tutti anche tu hai semplicemente bisogno – se lo vuoi – di qualcuno che ti possa far sentire che ti sta INSEGNANDO AD AMARE.
Il mondo chiede pace, i governi chiedono pace, tutta la terra e le organizzazioni chiedono pace; non credi che sia venuto il momento che anche tu cominci a far pace con te stessa? Ma sappi: non può esserci pace senza giustizia.
Se continui a pensare ai tuoi errori ed ai tuoi sbagli alimenterai solo i tuoi sensi di colpa. D'altronde se hai i sensi di colpa vuol dire che tutte le cose che ti creano tale CONDIZIONE sono state create da decisioni “decisamente” poco tue, poiché se fossero veramente state decisioni “decise da te” non potresti avere i sensi di colpa poiché avresti deciso in piena e serena coscienza, non ti pare? Va' dove ti porta il cuore.
Ma tutt’oggi stai continuamente cercando di darti qualche motivo valido per non sentire i sensi di colpa degli errori passati o del fatto che ci siamo lasciati; ma come vedi, trovato finalmente un motivo che sembra giustificare le tue scelte errate, ecco che riaffiora un altro senso di colpa e così va da anni e sembra quella di un gatto che si morde la coda. Ed allora? La soluzione è: non pensarci più, cambia il tuo modo di agire e sii felice. Il passato è passato. Del passato fanne solo tesoro. La vita è l’unica cosa che non è stata “costruita” con un libretto di istruzioni per l’uso, ma tutto ciò che ti ho scritto è forse il vero modo di vivere che ti permetterà di andare a passeggio “serenamente” nella giungla della vita vedendo la vita stessa che scorre serenamente intorno a te.
Nonostante che io conosca TUTTE le bravate mentre ci frequentavamo e TUTTE le bugie che hai detto, ricordo i nostri tempi come dolci, anzi dolcissimi; sì lo ricordo e te lo dico.
Quando ritroverai la strada che ti avevo indicata, ti accorgerai che è sempre stata lì, ma che per la rabbia che provi verso di te, stai con la gente sbagliata e rifiuti il bene e l’amore.
Questa canzone di Gerardina Trovato fa proprio al caso tuo dal titolo GECHI E VAMPIRI:
Una vita normale
La mattina col sole
Non l'avevo fatta mai
Mi svegliavo la notte
Come Gechi e vampiri
Trasgressioni solo routine
Stavo sempre uno schifo
Con la gente sbagliata
In un mondo che nel mondo non c'è
E col tempo anche i sogni si fanno i bagagli
E un bel giorno non li cerchi più
Ma chi sei, ma chi sei
Specchio specchio delle mie brame
………..
Cosa vuoi, cosa vuoi
Sono la strega di Biancaneve
Dimmi che, dimmi che
Non tornerò mai com'ero prima
Dimmelo perché
Perché voglio di nuovo trovare la strada
Che tu avevi scelto per me
………..
Perché
un cuore che parte
Può fare più luce del sole anche stando quaggiù
Perché voglio di nuovo una vita
un po' meno sbagliata e la voglio con te
con te
Un Essere Umano è grande poiché va oltre la debolezza del dipendere da qualcuno o da qualcosa che ci fa arrabbiare o fa di noi ciò che vuole.
Io parlo e le mie parole arrivano al tuo cuore sentendole vere. Ma io non posso fare altro che parlare; solo tu puoi decidere cosa fare della tua vita e del tuo futuro che vedi color nero pece.
Due anni fa l’ultima sera del nostro rapporto, mentre ti riaccompagnavo ed eravamo a poche centinaia di metri da casa tua, la radio mandò la canzone “Va dove ti porta il cuore” degli O.R.O. Ti rafforzo questo augurio aggiungendovi va dove ti porta il TUO cuore. Difenditi dalle idee non tue e concedi a tutti di essere; solo così potrai ritrovare in te tutto l’amore che sei.
Non fare appassire il fiore dell’amore che è dentro di te. Sii luminosa e splendente: va' dove ti porta il cuore.
Ti confermo di essere totalmente in contrasto con i tuoi comportamenti, ma mi inchino con infinito rispetto ed amore innanzi alla tua meravigliosa anima.
Ti ho scritto con l’unico scopo di alleggerirti di alcuni sensi di colpa che forse nutrivi nei miei confronti.
Ora ti lascio perché ho altre cose da fare: sono troppo impegnato ad essere felice.
Grazie di tutto ciò che mi hai dato.
Sii felice e va' dove ti porta il cuore.
Ciao.
di Arcangelo Miranda
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